mercoledì 3 novembre 2010

DALLO SCUDETTO AD AUSCHWITZ - Matteo Marani

VITA E MORTE DI ÁRPÁD WEISZ



"Mi sembra si chiamasse Weisz, era molto bravo ma anche ebreo e chi sa come è finito"
[Enzo Biagi]

Chi è stato Árpád Weisz?
E per quale motivo uno dei grandi personaggi degli Anni 30 è caduto nell'oblio,
al punto da non conoscerne, oggi, neanche il nome? 
Da queste domande nasce e si sviluppa il viaggio-inchiesta
alla scoperta del trainer che ha vinto lo scudetto con l'Inter nel 1929-30
- il primo della Serie A come la conosciamo ora - 
e di altri tre titoli nazionali col grande Bologna. 

Oltre al Trofeo delle Esposizioni, la Champions League dell'epoca,
conquistato contro i maestri del Chelsea.
Era il 26 ottobre 1938 quando il protagonista di questo libro si dimise da tecnico del Bologna che aveva portato a dominare il calcio in Italia.

A lui, Árpád Weisz, ebreo purosangue, e ai suoi famigliari, non fu più permesso di vivere in Italia dalle leggi razziali promulgate da Mussolini.
Il 10 gennaio 1939, insieme ad altri profughi,
si rifugiò in Francia passando dal valico di Bardonecchia.
Da Parigi si spostò in Olanda, nella cittadina di Dordrecht, dove per quasi due anni fece l'allenatore prima di essere deportato in un lager senza ritorno.



Nessun commento:

Posta un commento