sabato 1 gennaio 2011

LAURENŢIU CONSTANTIN BRĂNESCU (1994) - Romania



Puo’ un estremo difensore con un nome caratterizzato da un’ostica struttura sintattica, e per giunta militante nella seconda divisione nazionale rumena, scatenare un’asta a suon di migliaia di euro tra grandi club europei come Juventus, Inter, Manchester United, Chelsea, Arsenal, Liverpool e Aston Villa?

Sembra proprio di sì, almeno stando all’interesse suscitato dall’appena sedicenne Laurenţiu Constantin Brănescu, anche perché l’entusiasmo degli osservatori fiondatisi al di là dei Carpazi per osservarlo ha portato ad azzardare paragoni quantomeno scomodi ed ingombranti, con la pesante etichetta di “nuovo Buffon” già marchiata a fuoco su spalle troppo fragili per sostenerla con equilibrio e raziocinio.

Ad ogni modo, pare che la lungimirante coppia di dirigenti bianconeri Marotta-Paratici, attentissima nel monitorare il Continente a 360° gradi alla ricerca di talenti sconosciuti su cui investire, abbia colpito ancora e sorpreso un po’ tutti: si parla di un cospicuo investimento di 900.000 € (75% al momento della firma, il restante 25 al debutto in prima squadra) per assicurarsi le prestazioni di questo imberbe ragazzino, a cui spetterebbe un triennale con opzione per un altro biennio, più una percentuale su un’eventuale futura vendita ad altro club. All’inevitabile scetticismo dei tifosi, legato più che altro al misero curriculum di uno sconosciuto carneade venuto dall’Est, si potrebbe rispondere citando il nome del danese Frederik Hillesborg Sorensen, il cui acquisto estivo aveva suscitato dubbi e risatine sarcastiche, prima che si rivelasse sul campo uno dei migliori acquisti in ottica futura della Juventus 2010-2011, specie in rapporto all’esiguo esborso monetario; insomma, aspettiamo prima di giudicare l’operato di dirigenti tanto competenti quanto bravi a muoversi nell’ombra.

D’altronde, l’establishment torinese ha dovuto bruciare sul tempo l’agguerrita concorrenza dei succitati club britannici, in particolar modo quella
dei Red Devils, che hanno avuto modo di visionare questo prospetto da vicino, invitandolo ad uno stage bisettimanale all’Old Trafford in cui aveva favorevolmente impressionato Sir Alex Ferguson.

In attesa che i rumors si tramutino in verità e che l’affare venga confermato ufficialmente, andiamo a conoscere meglio questa giovane promessa, ultimo prodotto di una scuola dalla buona tradizione storica per quanto riguarda il ruolo più delicato in assoluto: oltre ai colossi Silviu Lung (77 gettoni in Nazionale tra il 1977 e il 1993, 22° nella classifica finale del Pallone d’Oro 1984), Dumitru Stângaciu, Bogdan Stelea ed il meno possente ma comunque affidabile Florin Prunea, negli ultimi decenni la Romania ha offerto al panorama europeo una figura fondamentale ed indimenticabile come Helmuth Duckadam, caratteristico guardiano dei pali che nonostante un fisico non particolarmente prestante (175x65) è tutt’ora considerato un eroe nazionale, grazie alla strepitosa performance contro il Barcellona in cui parò
4 rigori su 4 tentativi blaugrana (con gli increduli Alexanco, Pedraza, Pichi Alonso e Marcos a disperarsi nel post-gara), consegnando alla Steaua Bucarest la prima storica Coppa dei Campioni (Siviglia, 1986).


Nato a Râmnicu Vâlcea (capoluogo del distretto omonimo, nella regione dell’Oltenia) il 30 marzo 1994, sin da bambino viene considerato un autentico portento, grazie ad un precoce sviluppo fisico che lo porterà a svettare e distinguersi dai coetanei. Notato nel 2001 dai dirigenti del FC Teleşpan ’97, piccolo club di provincia, tre anni dopo viene acquistato dalla compagine della sua città natale, il Clubul Sportiv Municipal Râmnicu Vâlcea, che proprio in quella stagione 2004-2005 vincerà il campionato di Terza Divisione ed otterrà un’insperata promozione.


Dopo cinque anni di crescita progressiva nel settore giovanile, è proprio con l’amata maglia biancoblu che esordisce tra i senior il 10 novembre 2009 contro il FC Arieşul Turda, in un match valevole per la Liga II
(seconda divisione rumena, 5-1 il risultato). Le sue prestazioni, sempre più convincenti (nominato “man of the match” dopo un’ottima prova da 'saracinesca umana' contro il Gaz Metan CFR Craiova), hanno contribuito alla salvezza della squadra, tredicesima a fine campionato con cinque punti di vantaggio rispetto al CS Mureșul Deva, ed anche nella stagione attualmente in corso sta dando filo da torcere all’esperto collega di ruolo Robert Emil Tufisi, 36enne titolare “storico” pronto a cedergli il testimone al più presto.

Soprannominato affettuosamente Young Gulliver
(in effetti, sembra davvero un piccolo gigante dall’alto dei suoi 192 centimetri…), si guadagna la fiducia dell’allora selezionatore della Nazionale Under 15 Adrian Vasai (esordio internazionale in amichevole contro gli Stati Uniti, gennaio 2009), persuaso dai favorevoli giudizi del collega Alin Artimon:
“Abbiamo grandi speranze su di lui; in un club piccolo e poco ambizioso potrà fare tesoro delle esperienze e delle chances concessegli, sia sul campo di allenamento che nelle partite ufficiali, sgrezzando un potenziale illimitato ed arricchendo un bagaglio tecnico già piuttosto fornito e davvero ragguardevole per un calciatore di questa età".

Laurentiu Constantin Branescu puo’ esibire un interessante ruolino anche con le varie selezioni under della ROMANIA:10 presenze nell’Under 15 ed altre 10 nell’Under 17 dei ‘Tricolorii’, disputando con quest’ultima due fasi di qualificazione agli Europei di categoria. L’anno scorso era la riserva del più “anziano” Iustin Aliin Popescu (classe ’93), ma è riuscito comunque a ritagliarsi il suo spazio, subentrando al 75’ nella netta vittoria 4-0 contro le Isole Fær Øer per un esordio ufficiale datato 18 ottobre 2009.

Quest’anno, è stato l’indiscusso padrone della difesa schierata dal CT Adrian Vasai (successore di Florin Cheran), con tanto di fascia da capitano al braccio in una devastante Romania, dominatrice a punteggio pieno di un girone abbordabile che è valso l’accesso alla Fase Elite della prossima primavera.

I giovani ragazzi hanno annientato senza appello le avversarie, con Brănescu assoluto protagonista e bravo a mantenere la porta inviolata in tutte e tre le partite disputate: 1-0 al Kazakhstan, clamoroso 9-0 al Liechtenstein e secco
2-0 all’arcigna Bielorussia, con tanto di prestazione-monstre del giovane estremo difensore per arginare gli attacchi dello scatenato top-scorer Pavel Savitski (otto gol nei precedenti match) e conservare la preziosa doppietta dell’interessante giocatore dell’Unirea Alba Iulia, Fabian Adrian Himcinschi, nato il 12 maggio 1994 e vice-capocannoniere delle qualificazioni con 7 reti siglate in sole 2 partite (gli altri cinque li ha rifilati al povero Claudio Majer, estremo difensore originario del piccolo Principato dell’Europa Centrale). Curioso notare che anche lui gioca in Liga II.

Oltre a Brănescu e Himcinschi, si sono messi in luce il centrocampista offensivo Darius Grazian Buia (LPS Banatul Timisoara , assist-man della compagine con 4 passaggi vincenti in 3 apparizioni) Claudiu Bumba del FC Baia Mare, ragazzini terribili pronti a dar battaglia tra il 24 e il 29 marzo 2011 nel Gruppo 7 dell’Elite Round, alla ricerca di un pass per la Serbia (nazione che ospiterà la Fase Finale del torneo) contro insidiose avversarie come Russia, Ungheria e Islanda.

Marco Oliva per FUTBOLANDIA DREAMIN'

Oltre a Brănescu, i classe 1993 Nicola LealiJack Butland
o i '94 Odisseas Vlachodimos e Lukáš Zima, quali sono i
MIGLIORI  PORTIERI UNDER-20 D'EUROPA?
Ecco 20 promesse per 20 nazioni del Vecchio Continente


DAVID DE GEA (1990) - Spagna




MAKSYM KOVAL' (1992) - Ucraina




MATTIA PERIN (1992) - Italia






MATEJ DELAC (1992) - Croazia



JAN OBLAK (1993) - Slovenia



PETER GULACSI (1990) - Ungheria



ALPHONSE AREOLA (1993) - Francia



MARC-ANDRE TER STEGEN (1992) - Germania


VIKTOR NORING (1991) - Svezia



BENJAMIN SIEGRIST (1992) - Svizzera



THIBAUT COURTOIS (1992) - Belgio


WOJCIECH SZCZĘSNY (1990) - Polonia



ØYSTEIN ØVRETVEIT (1994) - Norvegia



JAN ŠEBEK (1991) - Repubblica Ceca



JESSE JORONEN (1993) - Finlandia


MARKO DMITROVIĆ (1992) - Serbia



OLIVER KORCH (1994) - Danimarca



SAMUEL JOHNSTONE (1993) - Inghilterra



JEROEN ZOET (1991) - Olanda


2 commenti:

  1. mi sembra un ottimo colpo della Juventus, ieri ho letto che è diventata ufficiale!

    Sandro

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  2. avete dimenticato l'interista Francesco Bardi!
    Certo, Leali e Perin son belle promesse

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